martedì 25 settembre 2012

Viaggio in California - Diario e Consigli #1


Ci dirigiamo all’imbarco  sul nostro volo American Airlines , gruppo 3 destino
 Miami , con la speranza di trovare un sedile non difettoso che si possa inclinare.
Inizia il rumbo dei motori il nostro vicino di fila è giá addormentato prima ancora che l’aereo sia partito , si è sparato non se che tipo di  sonniferi peró sta di fatto che lo rivedró svegliarsi solo alla fine delle quasi 10 ore di volo.
Io come sempre invece sveglio come un grillo per tutta la durata del viaggio a farmi compagnia un libro di Camilleri, un ebook con 200 libri, il mio laptop e il lettore mp3…mia moglie  dopo aver passato il pranzo è giá bella che addormentata.
Durante il volo gli immancabili film offerti dalla compagnia e i titoli sono tutto un programma : Capitan American e un altro film sempre della Marvelcon protagonisti ancora Capitan America , Iron Man , Hulk , di cui non ricordo il titolo , aperitivo  del famoso orgoglio americano che ci attende al nostro arrivo in USA .

Finalmente arriviamo a Miami .
E arriviamo al solito lungo interminabile controllo della dogana , quasi due ore tra file e controlli , che a mio modesto parere un buon 50 % di questi controlli risultano essere inutili e dico di piú ridicoli;
 ridicoli vi dico anche il perché : passato il primo normale controllo , dobbiamo passarne un secondo , sfiga vuole che becchiamo la fila dove cé il ragazzino neo assunto che vuol far bene il proprio lavoro , mentre nelle altre file funzionari attempati fanno scorrere velocemente i passeggeri, questo ragazzetto  blocca tutti coloro presenti nella sua fila per sottoporli ad alcune domande , arrivato il nostro turno inizia a farci domande , su cosa avessimo in valigia , ..avrei voluto tanto dirgli “niente di che ..giusto un pó di tritolo , qualche busta con antracite , qualche bomba … sa le solite cose” , ma con questi qui è meglio non scherzare.
Spieghiamo al ragazzetto che siamo in viaggio di nozze e che per tanto abbiamo cose normali : mutande , calze , etc …
Il tipo con fare serio , ci chiede : Please look me the ring! ( Per favore fatemi vedere l’anello) … e noi come cretini glielo abbiamo anche fatto vedere e ci ha fatto passare.
Ma se non lo avessimo avuto ? visto che ci siamo sposati in comune ci avrebbe bloccati per un controllo per questa “anomalia”?………….Americani
All’aeroporto , facciamo conoscenza con una caratteristica e usanza molto tipica degli USA : l’aria condizionata a palla!!Tanto da obbligarci a metterci un maglione ;
ma all’uscita dall’aereoporto siamo invece costretti  a togliercelo immediatamente per il caldo e l’umiditá elevata.
Noi siamo nati e cresciuti a Cagliari e viviamo a Barcelona , quindi di convivere con caldo e  umidità ne sappiamo qualcosa , ma  Miami è qualcosa di veramente insopportabile America ..per fortuna c’è l’aria condizionata del taxi che ci porta in albergo a darci sollievo….naturalmente a una temperatura a –20gradi

Tempo di lasciare le valigie e rinfrescarci un poco e andiamo subito alla scoperta di Miami Beach.
Se non fosse per le bandiere a stelle e striscie che sventolano in ogni angolo della cittá verrebbe da pensare di essere arrivati nella Cuba degli anni precedenti alla rivoluzione castrista per la vegetazione , i colori degli edifici ,i visi delle persone ,la  musica che fuori esce dai locali e dai ristoranti , non mi sorprenderebbe trovare un immagine del CHE come monumento.
Gli edifici a differenza di Miami City son quasi tutti bassi e dai colori pastello , passeggiando  ti vengono in mente alcune scene di film come Donny Brasco , Scarface , Miami Vice e come mi sucesse a New York (descritto in un post) non posso che non dire …cazzo è proprio cosí come si vedeva nei film.
L’inglese qui è la seconda lingua è sempre quella ufficiale ma quella piú parlata è indubbiamente  lo spagnolo  visto che qui  la maggior parte della popolazione è di origine ispanica.
Il giorno successivo dopo un altro piccolo giro per Miami Beach ci prepariamo per andare alla nostra seconda destinazione Los Angeles , il cielo è ancora scuro e piove ed io sto giá pensando a quello che mi potrebbe aspettare durante il volo , ma dopo un paio di ore , come capita da queste parti , il cielo si apre e si colora di un celeste Miami con qualche spennellata di bianco.

All’aereporto , ci rimettiamo i maglioni e ci dirigiamo all’imbarco per Los Angeles , solito volo American Airlines , solito gruppo 3 , stessi film di merda , e  altre quasi 6 ore di volo.

Arrivati a Los Angeles ci dirigiamo subito con le nostre valige nella zona del noleggio auto dove un bus shuttle ci accompagnerá agli uffici dell’Alamo dove abbiamo prenotato l’auto.
All’agenzia Alamo incontriamo i primi personaggi noti : Nicola Ventola ( ex calciatore dell’Inter) e sua moglie Kartika ( la famosa madre natura di Ciao Darwin) anche loro per noleggiare un auto.
Tempo 30 minuti e 600 dollari (per 10 gg + navigatore) pagati con carta di credito ( unica volta che è stata usata visto che per tutti i successivi pagamenti abbiamo tranquillamente usato ovunque la carta di debito senza problemi)  ed eccoci con una Chevrolet Impala nera con cambio automatico ( negli Stati Uniti tutte le auto hanno il cambio automatico) , non un auto ma bensí un sommergibile.
Fuori dimensioni  rispetto alle normali auto di standard europeo ma per lo standard americano  risultava essere una normale utilitaria.
Impostiamo il navigatore e in 5 minuti siamo in mezzo al traffico di Los Angeles.
Considerate una cosa da quando sono a Barcelona avró guidato 2 , massimo 3 volte e forse neanche in mezzo al traffico , in Sardegna la strada piú grande sará la SS 131 che ogni tanto  ha tratti a 3 corsie il resto è a 2…pensate me povero pirrese , con un auto lunga come un sommergibile  , a Los Angeles , in mezzo al traffico , in un auto strada a 6 corsie che a tratti diventano 8 , con auto che sembrano dinosauri che ti passano a destra e sinistra e nonostante la tua bella sberla di auto ti senti una formichina in mezzo ad una mandria di bufali in fuga…..tradotto PANICO!
Dimenticavo di presentarvi i nostri nuovi compagni di  viaggio Kit (la nostra Chevrolet) e Anna ( il navigatore.. come l’assistente del sito Ikea).
Ma per fortuna l’americano alla guida non è come l’italiano o lo spagnolo è molto piú paziente e non ha la mano costantemente attaccata aal clacson bensi ha la mano costantemente occupata a bere qualche milk shake.
Scopriamo giá dal primo arrivo che a Los Angeles dovremmo convivere con il traffico e e capiamo subito  perché  le auto siano grandi come case ed hanno ogni tipo di confort, perché alla fine con il traffico che cé ..in auto ci passi metá delle tue giornate.
Arriviamo al motel , finalmente !! Prova guida Aeroporto – Motel superata ! Devo dire peró che pensavo fosse molto piú complicato invece è stato tutto abbastanza scorrevole.

Durante il percorso dall’aeroporto al motel di Sunset Boulevard ci rendiamo conto che Los Angeles è vastissima ed è impossibile poterla girare a piedi , la rete metropolitana inoltre causa presenza di terremoti costanti nella zona è poco sviluppata , ma anche quella dei bus non è granché , durante la nostra permanenza era quasi raro incontrare bus di linea,..Tutti qui si muovono in auto e anche i turisti se vogliono visitare la cittá devono per tanto muoversi in auto per poter visitare la cittá.
La notte facciamo un breve giretto per Sunset Boulevard …siamo ad Hollywood!!!!!!
Il giorno dopo vista la vicinanza con il nostro motel ci dirigiamo a piedi a vedere la Walk of Fame , il teatro Kodak ( dove si celebra la presentazione degli Oscar)  il teatro cinese dove si possono vedere le famose lastre con i calchi delle mani e dei piedi e autografo di personaggi quali Morgan Freeman , John Wayne e tantissimi altri .
Veniamo a conoscenza  che quello di lasciare le proprie impronte delle mani e dovuta al fatto che una vecchia attrice dei primi del 900 , mentre stava camminando inciampó  e cadde   su un punto dove era stato da poco posto del cemento fresco , nel cadere rimasero le impronte  delle mani sulla lastra di cemento e da questa caduta  prese vitá l’usanza di far lasciare ai grandi attori l’orma delle proprie mani.
Una grande delusione fu Il teatro Kodak ,  prendete il teatro Ariston di SanRemo quando non cé il festival affascina quanto il cinema Ariston  di qualsiasi cittadina d’Italia , ma durante il periodo del Festival con tutto l’ambiente e gli addobbi sembra trasformarsi nell’Operá di Parigi.
Lo stesso per il teatro Kodak , visto cosí , non dice proprio nulla  ma sicuramente durante  il periodo della consegna degli Oscar tutto l’intorno deve essere incredibilmente spettacolare , al lato del  Teatro Kodak cé un centro commerciale da dove é possibile vedere la famosa collina con la  scritta Hollywood.
Ed eccola li la  scritta Hollywood !!!,la famosa scritta che per tanti anni avevamo solo visto in centinaia di film e telefilm  davanti a noi , cosí come è ,  uguale a come  l’aspettavamo !!!
Il potere del cinema e della televisione che hanno trasformato 9 lettere a carattere cubitali , messe li da una compagnia edile  per pubblicizzare la vendita di complessi edilizi in uno dei simboli turistici piú forti e importanti nel mondo .
9 Lettere che competono con opere come il colosseo , le piramidi , l’empire , la torre eiffel , da essere  cosí tanto potenti e conosciute che capisci la realtà e quel che è Los Angeles , una cittá che soprattutto a  causa dei continui terremoti passati ,presenti e futuri , ha ben poco da mostrare , ma ha una cosa che nessun altra cittá possiede : il cinema , le case cinematografiche e discografiche ;
ed il cinema è fatto di attori e registi  che hanno creato il mito di Los Angeles Hollywood , Beverly Hill con la sua Rodeo Drive ( che altro non è che un centro commerciale di grandi firme dove tutti vanno con la speranza di incontrare qualche vip a fare shopping)  la scritta Hollywood , la Walk of Fame , tutti “monumenti” che hanno valore piú per l’aurea che l’avvolge che per il  loro valore in se.
Los Angeles è Los Angeles perché  fin da piccoli siamo cresciuti con il suo mito , affascinati dal da quel nome  Hollywood ,  che sembra un luogo irraggiungibile  , un odierno Olimpo dove solo possono risiedere gli dei del cinema.
Poi quel mito a poco a poco si sgretola con la realitá di una cittá in cui devi mettere in conto che piú della metá del tempo la passerai in auto per via del traffico (pensate che anche le pubblicitá televisive dei fast food come Burgher King e Mc Donald mentre da noi mostrano famiglie sorridenti che si recano nel fastfood qui invece li  mostrano sorridenti e allegri che  mangiano direttamente  dentro l’auto) e con la contaminazione che non ti permette di godere delle belle giornate di sole , anzi ti obbliga a preoccuparti per la tua pelle.

Terminiamo il giro visitando  la famosa Beverly Hills , il suo quartiere residenziale .Per vostra info la famosa casa dei Walsh non si trova a Beverly Hills ma bensí in un altro paesini nei dintorni di Los Angeles.questo è l’indirizzo .1675 E.Altalena dr, Altalena se avete tempo da perdere e volete visitarla ..tenendo sempre conto  del solito traffico.
La mattina successiva lasciamo il nostro motel che ricorda un poco del telefilm Melrose Place e ci dirigiamo verso Venice Beach , Santa Monica e Malibú .

Le prime due località sono a circa 1 ora di auto ( traffico permettendo come sempre) , passando per Beverly Hills.
Venice Beach è proprio la cartolina di quel che ci si aspetta di incontrare in una spiaggia Californiana , hippies , culturisti che si esercitano nelle palestre sulla spiaggia, gang che ballano hip hop, skaters , atleti che giocano 3 contro tre a basket , sufisti , skaters ,  persone che fanno footing, fighette alla Paris Hilton che portano a passeggio il cane , insomma California…tutto ció in una sola strada che da davanti ad un immenso spiaggione con reti da beach volley e le casette dei Baywatch ( no abbiamo visto nessuna Pamela Anderson o simile) .
Venice Beach non é solo una cittadina è uno stile di vita dove convivono nello stesso luogo fumatori di mariuana (in California è legale per uso terapeutico farmaceutico) , sportivi , salutisti, tutti convivono in simbiosi e sintonia è uno spettacolo .
La cittádina  che diede i natali a Jim Morrison e al icona californiana Hulk Hogan ci ha fatto assaporare cosa era quel mito della California , fatto di sole , libertá , sport e colori Lasciamo questo splendido luogo per dirigerci a pochi Kilometri , anzi a poche miglia di distanza verso Santa Monica .
La cittadina apparentemente sembra essere  molto piú tranquilla di Venice Beach , piú adatta a famiglie e a persone che cercano maggior tranquillità per staccare dal caos di Los Angeles , per chi ha voglia di godersi la spiaggia e non la confusione di Venice , ma vale comunque la pena visitarla per assaporare il profumo dell’Oceano Pacifico e la sua splendida atmosfera.
Convinti che Malibú si trovasse a pochi silometri da Santa Monica ci dirigiamo nella mitica cittá dei surfisti invece il luogo è abbastanza distante , ma la strada che costeggia il mare merita tutti quei kilometri , di tanto in tanto durante il tragitto non sappiamo se per scherzo o fossero reale  , ci imbattemmo in alcuni cartelli stradali che allertavano su possibile  pericolo di tsunami.
La strada che porta a Malibú è incredibile alla vostra destra avete il Pacifico che bagna le immense spiagge e sulla destra le montagne , con un via vai di furgoncini carichi   di surf , surfisti che si dirigono o che abbandonano la spiaggia con sottobraccio la loro tavola , siamo nel regno dei surfisti per eccellenza e nonostante il mare fosse “calmo” ( non voglio immaginare cosa possa essere quando è agitato) ne vediamo a centinaia  in acqua ad aspettare la famosa onda.
Lasciamo Malibú al tramonta che rende ancor piú spettacolare il panorama attorno a noi e ci dirigiamo verso il motel per passare la serata  al mitico Rainbow il famoso locale noto per essere frequentato dai piú famosi rocker come Axel Roses , Bon Jovi , Lenny Kravitz.( è il locale che si puó intravedere nel video Novemebr Rain dei Guns).
Ingresso 10 dollari con due consumazioni neanche tanto caro.
Il Rainbow non è un granché è un normale  bar ristorante , frequentato in prevalenza da Metallari , ma da una certa illusione vedere le foto dei  frequentatori su una parete , dagli Aereosmith ai Motley Crue ai Guns ‘n Roses e speriamo che possa comparire almeno uno di loro proprio in quell’istante.
Ci aspettavamo un locale super fashion, invece a parte il bar con i divani in tipico stile americano il resto è fatto di normali tavoli e sedie di plastica , ma con un ambiente fantastico.
Giusto di fianco al Rainbow si trova il mitico Whisky Go GO , luogo dove suonarono tra l’altro di Doors i Clash e tantissimi altri noti gruppi , il giorno peró niente di eccezionale , suonava un gruppetto a noi sconosciuto ma credo abbastanza famoso alle teenageres vista la lunga fila fatta di sole ragazzine  con quaderno per l’autografo.
Se visitate Los Angeles non potete non visitare gli Universal Studio il costo del biglietto è caro circa 70 dollari ma ne vale la pena ,  alla biglietteria cercheranno di piazzarvi un ingresso VIP da 103 dollari , ma vi consiglio di prendere quello da 70 dollari.

Ci prepariamo per lasciare  Los Angeles ma  prima  facciamo rifornimento di acqua e viveri e  pieno di benzina per affrontare il viaggio verso Las Vegas attraversando la Death Valley.
Solito traffico per poter uscire dalla cittá degli angeli ed eccoci entrare nella statale 15 , che non lasceremo per le prossime 5 ore.
Quasi 400 miglia , sembrano pochi , ma non sono KM sono miglia quindi quasi il doppio.
La statale 15 è una semplice due corsie , con tutto attorno il nulla del deserto , ogni tanto ci troviamo a sorpassare qualche camion , che piú che camion sembrano essere treni .
Sembra non esserci traccia di nulla , soprattutto  controllo da parte della polizia.
Giusto in tempo di fare questa affermazione ed ecco spuntare dal nulla , nascosta nel fossato che divide le due carreggiate , un auto della polizia che richiede ad un automobilista di affiancarsi e fermarsi.
Prima pausa per fumare una sigaretta ( negli stati uniti è vietato fumare durante la guida…puoi mangiare , bere , cucinare , ma fumare no!) e sgranchirci un’pó  le gambe che ecco che scopriamo cosa è il deserto della Death Valley:
45 gradi , se non di piú , un caldo secco che ti arde , accompagnato da un vento caldo , che sembra l’aria calda sparata da un phon .
Senti la pelle e labbra come ardere  e tutto il corpo seccarsi come una pianta .
Ti guardi attorno e pensi cazzo non mi vorrei trovare neanche un istante a dover percorrere questo deserto a piedi neanche fossero 100 metri.

La seconda pausa la facciamo in un area di sosta dove è possibile vedere l’immenso spazio desertico attorno a noi , qui la temperatura è ancora piú alta e il vento effetto phon piú continuo e caldo, le zone d’ombra sembrano realmente delle vere e proprio oasi di piacere.
Terminata la sosta andiamo dritti verso Las Vegas , prima peró ci fermiamo in un outlet giusto alle porte della cittá …. Anche se andate con buoni propositi , se decidete di andare a  Las Vegas riusciranno a spillarvi in qualche modo  dei soldi .
Arriviamo e tutto sembra essere un immenso parco giochi , Il Cesar Palace con il suo finto Colosseo , Il Venice Hotel con i suoi canali , torre Eiffel , tutto è incredibile.
Al calare del sole Las vegas diventa incredibile  potrá sembrare pacchiana , tarocco , ma è uno spettacolo esserci e vedere tutto questo spettacolo di luci e pailletes  .
La cittá del peccato dove tutto è possibile , pagando !! è un Luna Park per adulti … ragazze semi nude che pubblicizzano il proprio streap club , discoteche ad ogni angolo , gioco d’azzardo  24 su 24 , possibilitá di fumare all’interno dei casinó , ció non bastasse ogni hotel realizza degli spettacoli gratuiti per poter attirare i turisti ai propri casinó
In questa cittá il valore dei soldi è nullo , persone che giocano e perdono soldi come se niente fosse ;
Las Vegas è una cittá che non cé , è li in mezzo al deserto , ma è come il parco giochi di Pinocchio e Lucignolo , la notte ti diverti all’impazzata , hai la sensazione che non vuoi piú andartene da questa cittá , la mattina con la luce ti rendi conto del pericoloso che è stare in questa cittá .
Come ho detto Sin City è la cittá che non cé , non vedrete mai , una persona di fretta andare a lavoro o un genitore accompagnare i propri figli a scuola , vedrete solamente via vai di turisti che gironzolano tra i vari casinó e i negozi di grandi firme.. spendere i loro soldi .
Se siete mai stati a Lloret de Mar o Ibiza , Las Vegas é una versione di queste cittá peró in stile americano ovvero moltiplicato per  100 , costruita dalla Mafia nel mezzo del deserto per poter riciclare in forma “legale” i soldi fatti in maniera “illegale”  deve per forza di cose essere tamarra e non avere proibizioni altrimenti per quale motivo una persona dovrebbe attraversare il deserto per visitare una cittá come tante ? Invece l’antiproibizionismo di Las Vegas è proprio la sua principale  attrazione turistica principale ;
costruita in mezzo al nulla per soddisfare le perversioni della popolazione americana  e ingrassare in maniera “legale” il portafoglio della mafia e non crediate che si tratti di una sola cittá per soli addio al celibato o feste per uomini , Las Vegas vuole prendere tutto , famiglie , single , ragazze , anziani con proposte per qualsiasi etá e per qualsiasi personalitá ..perché da Las Vegas non te ne puoi andare senza aver speso soldi …..e tutti devono poter venire a Las Vegas a spendere i propri soldi .
I soldi non li puoi solo spendere al casinó o in uno streep club come tutti possono pensare , ma anche  in altri modi : acquisti in un outlet , in un ristorante , in un musical un concerto o un incontro di boxe.
 da Las Vegas non andrai via senza spendere.

Il penultimo giorno a Las Vegas  decidiamo di visitare la Valley of Fire e a Lake Med…la Valle el Fuoco , dopo aver capito del perché chiamavano Death Valley (La Valle della Morte) il deserto attorno a Las Vegas , ho paura di quel che potrei incontrare..nella Valle del Fuoco .
Il luogo è ha circa un ora da Las Vegas e vi dico la veritá durante il percorso in auto cosí come durante l’attraversata della Death Valley …una voce costante dentro la mia mente continuava a connettarsi telepaticamente con la nostra KIT :
NON COMBINARE SCHERZI … NON FARMI SCHERZI !! PROPRIO QUI
Perché probabilmente avremmo passato il resto dei nostri giorni di viaggio in quel punto abbandonato dal mondo . 

La Valley of Fire è una zona desertica il proseguimento del Gran Canyon , dove lo rocce hanno un particolarissimo color rosso , viste e riviste in tantissimi film .
Il caldo accompagna il paesaggio cosí come i serpenti , nel caso visitate la zona state attenti alle zone d’ombra e ovunque mettete i piedi …non fa piacere vedere i denti di un serpente a sonagli ..comunque le guide vi informeranno dei pericoli e dei tipi di animali presenti nel parco : serpenti , scorpioni , puma ----liberi.
Sembra di essere sulla luna ..difatti non mi sorprenderebbe se le immagini dello sbarco sulla luna , secondo la teoria complotista  , fossero state girate qua anziché sulla luna .

Su una zona di queste rocce rosse , che sembrano dipinte da quanto inverosimili , si possono vedere anche dei geroglifici di 3000 anni fá .
I geroglifici non li avevo mai visti dal vivo , li avevo sempre e soltanto visti nelle foto dei libri di scuola e adesso erano li davanti a me ..eseguiti dai nostri antenati 3000 anni fa , quelli che potevano  sembrare dei banali  scarabocchi erano il segno del passaggio dei primi uomini sulla terra.
Tra rocce rosse e caldo , percorriamo la strada interna al parco che ci porterá al lago Med , durante il percorso decidiamo di fermarci in un punto per poter vedere il panorama ….quello che all’inizio ci sembrava il solito cicalio di grilli e cicale ..in realtà era il macabro suono  di numerosi serpenti a sonagli …quindi non decidemmo di ripartire verso  Il Lago Med  un lago in mezzo al deserto .

Terminata la nostra vacanza a Las Vegas ci dirigiamo per Bakersville per poter visitare il giorno dopo il parco delle Sequoie .
Bakersville è una cittá di camino , l’albergo dove alloggiamo era molto carino e una zona periferica delal cittá .
Il giorno successivo , scopriamo dal telegiornale locale che giusto nella zona dove mi recai per acquistare qualcosa da bere e da mangiare c’era stata una sparatoria tra gang con 4 morti … CAZZO!!












SEGUE POI PARTE SECONDA DEL VIAGGIO
Parco Sequoie – Fresno – Monterrey – Santa Cruz – San Francisco

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