Non potevo non aprire
questo post se non con una frase
celebre tratta dal film il Cielo Sopra
Berlino .
Mi trovo
camminando sotto un immenso cielo
nuvoloso ma non minaccioso in una cittá che ovunque guardi mi
mostra le su ferite .
Ferite che
sono il segno identificativo di questa cittá.
Tutto é
nato ed passato per Berlino il gran calderone di tutti i mali , il quartier
generale degli orrori.
Dalla prima guerra mondiale sino alla guerra fredda arrivando alle ultime
guerre economiche hanno sempre avuto come gran protagonista Berlino.
Berlino capitale del regno di Prussia , capitale del terzo Reich di Hitler
,Berlino del Muro e della cortina di ferro , dei ragazzi dello Zoo , storie di
terrore e tristezza su cui riflettere , poi vedi la Berlino di oggi , che quelle ferite ha voluto lasciare nella cittá ,
cicatrici lasciate non per vanto
, ma per far si che quelle cicatrici
non venissero dimenticate e scoprendo min uto dopo minuto , secondo dopo
secondo , ti rendi conto che Berlino non é stata protagonista e artefice di
quelle carneficine ma bensí vittima .
Vittima di chi l’ha posseduta che
voleva far della cittá la capitale del mondo ,
renderla ancor piú grande , potente e inmensa e che invece l’ha
distrutta .
Adesso
Berlino conserva i resti del suo passato mettendoli alla luce , mostrando le
sofferenze che nel passato hanno dovuto subiré i suoi cittadini , ricordando le
belve naziste e comuniste che l’hanno governata ma non solo .
Berlino oggi é come poteva essere Londra sino agli anni 90 , una cittá
multiculturale , artística , piena di energía , vita , il razionalismo típico
tedesco amalgamato a una cittá che attrae e ospita artisti di ogni genere.
Una cittá viva che cambia giorno per giorno , che lascia vivere e che da
l’impressione che qua non ci sia mai stata una guerra e tanto meno un muro che
la separasse , ma ce sempre un angolo della cittá che ti fa ricordare ció che
la cittá fu , e ti rendi conto ancor piú di quanto sia bella e grandiosa il
luogo in cui ti trovi.
Pensate
alla cittá dove vívete , rasa al suolo dalla guerra e mentre la si ricostruisce
viene eretto un muro che la divide in due da una parte voi e la vostra famiglia
e dall’altra parte del muro vostri parenti e amici , separati , senza che
possiate quasi mai sentirvi o vedervi
per quasi 30 anni , poi un giorno quel
muro cade e la cittá si riunisce per tornare a fiorire .
Una cittá che é abituata a soffrire
e a risorgere , una popolazione che non si lascia abbattere dal rigido freddo
perché sá che prima o poi arriverá la primavera , una popolazione multietnica , fatta di emigranti che hanno
deciso di stabilirsi , trovando in questa cittá al nord dell’Europa la propria
casa .
Dicono che gli angeli quando parlano , parlino
in tedesco e che passino spesso per
Berlino , stando qui e conoscendo il passato di questa cittá e guardando il presente a volte ti viene da pensare che ció sia vero , che qui
veramente ci siano gli angeli che volino sopra il cielo di Berlino..