lunedì 30 aprile 2012

Lisboa : la San Francisco europea


Tornai  a Lisbona dopo 15 anni con la speranza di ritrovare quella cittá che allora tanto mi affascinó per la sua storia , la vivace vita che circolava per le strade  , il fascino di una capitale che dava all’Oceano di una nazione che giustamente , proprio perché dal punto di vista geografico si trova  all'estremo occidente dell'Europa divenne il   punto di partenza  verso il nuovo mondo .
Allora Libona era  un immenso cantiere aperto essendo cittá ospitante  dell’Expo e capitale del paese che si apprestava a organizzare gli Europei di Calcio , insomma una cittá giá bella di per se ma che si preparava a indossare il vestito e il trucco di gala  per due importanti avvenimenti a cui non voleva sfigurare .
15 anni son tanti  ma mai avrei creduto che potesse cambiare cosí radicalmente  .
Di quella meravigliosa capitale trovai invece una sorta di cittá fantasma , il degrado e l'abbandono dopo 15 anni ne  facevano da padrona in una Lisbona che facevo fatica a riconoscere.
Al ricordo di quelle meravigliose strade del centro con i loro palazzi d’epoca, mi trovai la dura realtá dell'incuria , in tutti gli edifici del centro c’erano solo negozi , o meglio uffici bancari ,( forse la cittá con la piú alta densita di  filiali bancarie che abbia mai visto ) e la restante parte disabitato.
Caminando in quei giorni per la cittá lusa mi domandavo :  Ma che é successo ? 15 anni fa!?Tutti quei lavori in quella cittá viva che avrebebro dovuto migliorarla e che invece la rendeva a una cittá  post guerra o post terremoto .
Da quel che mi raccontarono alcuni cittadini di Lisbona  gli abitanti del centro si trasferirono tutti nei nuovi quartieri costruiti con i soldi dell'Expo e degli Europei  abbandonando completamente il centro storico … ma questo é possibile?Immaginatevi il centro di Londra , Milano , Parigi , deserti perché tutti gli abitanti hanno deciso di trasferirsi in massa verso altri quartieri , cosí é sia stato per Lisbona.
L'unica cosa che faceva da filo tra la Lisbona di 15 anni fa e quella del 2012 erano i suoi caratteristici marciapiedi fatti con  i san pietrini  ( consiglio per le donne se andate a Lisbona evitate scarpe con i tacchi perché incompatibili con questi tipi di marciapiede), scoscesi e sgretolati come allora .
Ma quei marciapiedi sono una caratteristica della cittá che la fanno unica in Europa  , anche se scomodi e pericolosi son del parere che sia  giusto preservare  quello stile , pur sempre discutibile per la comoditá , ma unico e carettistico della cittá.
Per farvi un idea , piú che una capitale europea la Lisbona di oggi sembra piú a una cittá del Sud America , non só perché ma dava l’impressione  di essere in una cittá argentina o brasiliana , per i suoi abitanti , per il contesto , per la vita notturna ( vivace e animata come nessun altra capitale europea , molto piú simile a una cittá sud americana) , anche se difficilmente in una cittá sud americana si vedrebbero cosí tanti SUV e mercedes...alla faccia della crisi e del riscatto!
Fatte queste premesse , va detto che la cittá va sempre scoperta e come ogni cittá ci sono pregi e difett da scoprire.
Il difetto piú grosso é sicuramente l'usanza di servirti al ristorante , senza che tu lo chieda , un piatto con del pane , del burro e del prosciutto, che tu quando arrivi dici ...che carini e gentili che sono a Lisbona , ti offrono subito questo solo per esserti seduto ....10 euro (minimo) quando ti arriva il conto .Quindi se andate a Lisbona e vi sedete in un ristorante qualsiasi , proprio qualsiasi perché cercano di piazzarvelo sempre , quando vi portano il famoso piattino dite pure NO OBRIGADO e il cameriere tranquillamente ve lo ritira e non pagarete ..."l'offerta".
Ma Lisbona é Lisbona sopratutto la notte , magari se vi trovate a Bairro Alto o al Alfama dove potete vedere dall'alto tutta la cittá , le sue colline,  che tanto odierete durante le vostre passeggiate giornaliere , sopratutto quando siete in salita e vi sono 30 gradi , ma la notte Lisbona si fa perdonare per tutte le fatiche che vi ha costretto a subire.
Il grande fiume spezzato dal ponte Vasco da Gama vi fará sentire come se foste a San Francisco  e quando sentite il cigolio del tram e lo vedete arrivare quasi ci credetedi essere nella cittá californiana.
Lisbona é la San Francisco d'Europa , entrambe emarginate a occidente , entrambe svilupate su delle colline , entrambe distrutte piú volte dal terremoto , ma nonostante ció non ha distrutto le loro anime , anzi quei fatti tragici hanno fortificato lo spirito della cittá e dei suoi abitanti;
Due cittá che si discostano dal resto , San Francisco dagli Stati Uniti e Lisbona dall'Europa  , e a loro volta si guardano tra loro quasi specchiandosi l'una con l'altra .
Vi lascio una piccola gallery di foto per ció che é stata la mia Lisbona.











domenica 22 aprile 2012

INDIGNADOS - ONE YEAR LATER


É trascorso quasi un anno dai famosi movimenti del 15M in Spagna , quelli che in tutto il mondo sono meglio noti  come gli Indignados .
Dopo un anno , un duro anno dove tante cose son cambiate , cosa é rimasto di quel movimiento?
Esiste ancora?
Un anno fá in piazza Catalunya partecipai vivamente alle loro assemblee e vidi con i miei occhi come i mossos de esquadra (la polizia catalana) caricavano brutalmente gli occupanti della piazza , con  azioni che si  addicono piú  ai regimi dittatoriali che  ad un paese “democrático” .
Dopo quel tentativo di espulsione dei manifestanti dalla piazza , il movimiento si fece ancora piú forte , sembrava che qualcosa finalmente potesse cambiare, che questo movimento spontaneo e nato dalla rete potesse finalmente cambiare le sorti della Spagna.
Nato appunto  da un Tam Tam via internet sembrava  pareva che  finalmente far  il popolo avesse riacquistato  il giusto valore di importanza  nelle scelte  amministrative e finanziarie della  politica spagnola , piú di qualsiasi decisione a favore delle  entitá finanziarie e bancarie, per il quale anche la Spagna si era vista costretta a dover far fronte a un enorme debito e a milioni di disoccupati causati dalla bolla immobiliario-bancaria, proprio sui cittadini.
A fronte di queste decisioni impopolari , ecco che ricomparve quel coro che sino ad allora solo avevamo ascoltato nei paesi sudamericani : “el pueblo unido jamas será vencido”.
Il movimiento dopo diversi mesi decise di terminare con l’occupazione delle piazze , plaça Catlunya a Barcelona  , plaça del Sol  a Madrid e  le principali piazze della Spagna , vennero sgomberate in forma volontaria dagli stessi  indignados .
Con questo atto il movimiento voleva , non solo fermare il fenómeno di barboni e senza tetto che approfittavano delle piazze per trovare riparo o degli anarchisti che iniziavano a creare diversi problema organizzativi e di gestione  e che stavano mettendo in cattiva luce il fine reale di quel movimento , ma sopratutto sperava di portare le loro idee e ideali al di fuori della piazza .
Il moviemento decise cosí di organizare quotidiani dibattiti non in un unica piazza ma  in numerose  piazze , per poter cosí informare in maniera piú capillare i cittadini, in maniera tale che questi ultimi potessero conoscere il moviemento e le loro iniziative , frequentando i dibatitti della piazza che stava sotto casa casa.
Naturalmente l’informazione era come sempre distribuita attraverso anche i canalí web , che faceva da allaccio tra le piazze.
……tutto é rimasto li.
Purtroppo il movimiento dalle piazze non é uscito! É rimasto li ¡ ancora adesso continuano a dibattere , dibattere e dibattere, piccoli comitati si riuniscono con un apparato sonoro e ognuno dice la sua si confrontano proposte , etc etc etc etc etc etc
Va detto che il  15M ebbe il suo apice di popolaritá proprio durante le elezioni nazionali , dove decise e consiglió a tutti i partecipanti e seguaci di non andaré a votare , perché quella classe política non li rappresentava , una decisione che io ho anche condiviso .
Questo provocó la caduta del partito socialista di Zapatero e la netta vittoria di Rajoy del Partido Popular ( la destra spagnola).
La sconfitta dei socialisti ,  a parer mio fu soprattutto dovuto al fatto che minimizzó il movimento reputandoli meno decisivi dal punto di vista numérico rispetto a quello che invece erano realmente.
Mentre l’errore degli Indignados é stato quello  in tuto questo lasso di tempo (un anno) non hanno avuto la maturitá  di formarsi come partito o movimiento político come potrebbe essere il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo o il Partito dei Pirati in Svezia , che nonostante si discostino dalla classe política hanno capito che per cambiare la política  era necessario entrare in política per distruggerla da dentro.
Gli Indignados invece hanno avuto la convinzione che la semplice occupazione di intere piazze e una serie di manifestazioni potessero camkbiare le cose cosí come successe nella primavera araba.
Ma la Spagna non é la Tunisia , l’Egitto, il Marocco , questo non lo capirono e fu proprio  il loro errore , perché non basta stare vari  mesi in una piazza con micrófono a chiedere ai manifestanti cosa si voglia o cosa non si voglia , organizzando i dipartimenti ecologia , medicina etc ,  se poi quel che si é deciso non si riesce a portarlo dentro un parlamento.
Il 15M , gli Indignados , son morti cosí , continuano nelle loro proteste , nei loro dibattiti tra le piazze , informano i cittadini , ma l’odio per la política e i politici li porta a non volersi immischiare e questa mentalità li sta portando alla definitiva sparizione.
Va detto che non hanno avuto un leader o meglio  un personaggio forte come puó essere Beppe Grillo in Italia ( che alla fine ha solo un blog e fa degli spettaccoli non possiede TV o Giornali) , ma questo non deve  essere una scusante , per un movimiento che aveva illuso migliaia di persone ( me compreso) ma che al momento dell’esame di maturità non si è presentato all’esame perché non vede giusto dare l’esame.
Per chi come me ha vissuto personalmente quel periodo direttamente è una grande delusione vedere tutto ció come è andato a finire.
Gli  indignados all’apparenza sembrava essere un germoglio nato dalle  radici dei movimenti del ’68 che si cambiarono le cose !! andando fino in fondo! 
Gli indignados scesero per strada perché figli di quei sessantottini ,  che in Spagna  tra l’altro non conobbero perché sotto dittatura franchista , dando  per ció ancor piú valore alla loro azione , perché si trattava della prima volta che il popolo spagnolo si ribellava .
Ma purtroppo nulla , tanto movimento, tanta partecipazione , cazoladas , manifestazioni , ma tutto è rimasto intatto , anzi di quel che fu e si fece in quei giorni è rimasta solo la parola indignados ad indicare un gruppo di persone che manifestano contro le decisioni di un governo, niente piú , dei segni delle speranze , dei propositi che si erano prefissi gli organizzatori e i partecipanti del movimento non vi è traccia , le banche continua a comandare sul popolo e il governo continua a fare gli interessi delle entitá finanziarie anziché quelle del suo popolo