martedì 21 dicembre 2010

Caro Babbo Natale.........


Caro Babbo Natale ,

Natale come ogni anno è arrivato , só che sarai super impegnato a scartare e leggere miliardi di lettere , che ti diranno che per Natale faranno i buoni e che ti vogliono bene e che vogliono questo regalo , che si aspettano poi dall’anno nuovo un’pó piú di ….. un qualcosina di …parliamoci chiaro , le solite monotone letterine , e dimmi pure la veritá ne hai le palle piene , scommetto che quando arriva questo periodo entri pure in depressione , nel dover leggere le solite e scontate frasi anno dopo anno , decenni dopo decenni , sempre le stesse, tante promesse cui pochissime mantenute.

Io quest’anno ti scrivo per dirti che non voglio nulla , niente , ti chiedo solo una cosa , di essere giusto , c’è una frase che dice :

“per sapere cosa pensa Dio dei soldi basta vedere chi li possiede”

Ti chiede peró di essere giusto , per capire se una persona sia buona non cé bisogno di lasciarla morire di fame e per considerarla una canaglia non c’è bisogno di dargli tutto quel denaro per comprarsi auto con gli interni di diamanti , e giubbini per pincher in zirconi e smeraldi, magari sarebbe piú giusto trovare una via di mezzo, giusto per accontentare tutti ….sembra un discorso comunista ..ma non lo è ! è quello che predicava il figlio del tuo capo.

Tu hai visto varie crisi in questo mondo e non ti sei mai lamentato se le percentuali di richiesta di giocattoli e regali diminuissero , son sicuro che non sei mai stato li a redigere dei grafici con le percentuali di richieste , non ti ci vedo li riunito con gli elfi , parlando di recessione , di crisi delle automobiline , bancarotta della vendita del Monopoli , mandiamo in cassaintegrazione gli omini della Plamobil perché non si vendono piú ,.

Qui le cose sono diverse come saprai , alcuni hanno fatto i furbini a scapito di tanti , e questi alcuni potranno esaudire qualsiasi richiesta dei loro figli, mentre i tanti , dovranno per l’ennesima volta tirare la cinghia e i loro figli accontentarsi.

Come ti ho scritto precedentemente quest’anno ho deciso di non chiederti nulla, ma solamente ti chiedo di essere un’pó piú giusto , fai controllare per benino le lettere che ti giungono e verifica il destinatario e poi valuta tu , pero valuta …non farti prendere dal solito pensiero che a Natale dobbiamo essere tutti piú buoni , perché è facile farlo per un giorno , mentre il resto dei 364 giorni ….comunque vedi tu !!

Scritto questo auguro un Buon Natale e Felice Anno Nuovo a te e a tutti i lettori del blog.

domenica 28 novembre 2010

Anno 2010 - Ancora alla ricerca del Fantasma di Tom Joad


Era il 1996 , parlava della crisi del 1929.
Nel 2010 siamo ancora alla ricerca del Fantasma di Tom Joad.
Piú di 80 anni son passati ma ancora
" dovunque un poliziotto picchia una persona"
"dovunque un bambino nasce gridando per la fame"
"dovunque qualcuno lotta per essere libero"

Abbiamo migliori tecnologie , ma ancora siamo rimasti come nel '29.

martedì 16 novembre 2010

ITALIAN & ITALIAN STYLE & ITALIAN JOB


Non abbiamo ancora capito e forse mai capiremo , che la vera risorsa illimitata e unica che ha il nostro paese non sono le industrie o le medie imprese , ne le grandi firme della moda e tanto meno quelle delle grandi marche d’auto , ma ció che realmente il mondo ci invidia , ovvero “l’essere italiano”.
L’italianitá è la piú grande risorsa che il nostro paese possiede in quantita , sino a poco tempo fa illimitata , ma che durante questi ultimi anni abbiamo fatto si che diventasse una figura volgare e ridicola di un trosnista e di una velina.
Il nostro essere Marconi, Colombo , Mattei , Leonardo, lo abbiamo perso.
Sento spesso quella terribile frase : mi vergogno di essere italiano , ci si deve vergognare di pronunciare una frase simile , ci si puó vergognare di questa Italia , ma non di essere italiani.
Di quell’essere italiano per cui ci si vergogna non ha nulla a che vedere con l’essere italiano.
Cosa ha che vedere questa Italia con l’essere italiani ? Quelli che facevano gruppo che si rimboccavano le maniche tra il disastro del Vaiont , che si proteggevano l’uno con l’altro nelle trincee della prima Guerra Mondiale , quelli che passavano per pazzi e visionari e che hanno migliorato il mondo.
L’italiano che non aveva orgoglio e tenacia nonostante lo trattassero come una bestia nelle miniere del Belgio , che sfidava i poteri forti come Mattei , ostinati e impavidi come Falcone e Borsellino, questo è essere italiano.
Eravamo un paese povero e misero ma forte nel suo popolo siamo diventati una nazione consumistica con un popolo di manichini di Gucci e Armani.

martedì 9 novembre 2010

Addio Zizoú!


Oggi sei andata via , non so se nel modo migliore, non so neanche se esista un modo migliore per poter morire , non so cosa hai provato gli ultimi giorni e neanche gli ultimi istanti primi di chiudere gli occhi per sempre , non so neanche se esista un paradiso dei cani , so solo che sei stata una gran compagna di vita e che forse avresti meritato un padrone migliore per quello che mi hai dato , spero che sei mai esistesse quel paradiso tu possa essere li .

Sei stata l’unica a cui ho potuto confidare le mie angosce e miei problemi , ci bastava uno sguardo , cosí come quando ci siamo salutati e detti addio per sempre.

Mi tiravi su nei momenti piú tristi , rimanendomi sempre vicino , chiedendo in cambio soltanto di lanciarti lontano quella pietra ;

mi hai visto piangere , sorridere , ridere e incazzarmi, ma sei sempre stata li vicino a me , a difendermi , forse anche da quella malattia per la quale sei dovuta morire.

Ho sempre pensato che potessi capire le mie parole e forse veramente le capivi ed ero io a non capire le tue .

Forse avresti meritato un padrone migliore perché grazie a te ho imparato cosa vuol dire il perdono.

Sei tu che mi hai ammaestrato e educato insegnandomi cosa vuol dire dare amore senza nulla in cambio.

"Il Signore l’ha portata via da me,

é andata in paradiso,

così dovrò fare il bravo in modo da poterla rivedere quando lascerò questo mondo"

Addio fedele compagna , mi sei stata vicina piú di tanti altri

Addio Zizoú

che possa essere felice

giovedì 4 novembre 2010

Tutto a un tempo

Mi trovo a conteplare paesaggi
Che tutti ignorano
Facendo cadere il mio sguardo curioso
Dove gli altri voltano le spalle
Mi emoziono per tutto
Ma mai per il niente
Scopro che amo odiare
Lo stare fra la gente
Faccio pochi passi alla volta
Pensando a una meta
Ma trovo me stesso
Rimanedo fermo e ruotando solo testa.
Non sento parole
E neanche le minacce
Reagisco con un sorriso
Y tiro pa alante

domenica 17 ottobre 2010

Steve Jobs : il discorso ai neolaureati di Stanford

Pubblica post
Non solo parole ma una lezione gratuita su come vedere la vita .
Non aggiungo nessun commento e nessun post perché rovinerebbero la bellezza di questo discorso.

Don’t Call London! Chiamatela Londra.mare di Stabia


Tornare dopo piú di dieci anni nella cittá che mi aveva dato tante illusioni , scardinó le porte del mio modo di vedere la vita , aiutandomi a capire ció che sarebbe stata la mia vita e quello che avrei voluto da essa, mi faceva uno strano effetto , una sorta di timbro sul quello che erano sino ad ora state le mie scelte.
Era la cittá in cui sarei voluto tornare a vivere
Dieci anni fa lasciai una cittá viva , con un identità , con un proprio stile , un luogo dove poter prender spunto su tutto , una cittá che mi ha fatto scoprire cosa vuol dire vivere liberi .
Ho ritrovato una cittá cambiata , come immaginavo dopo piú di dieci anni , ma cambiata nel suo essere , non sembrava di essere a Londra , ma appunto a Londra.mare di Stabia in Campania.
A parte il caos dovuti ai lavori per le Olimpiadi e al traffico , tutto è italiano , tra la gente senti quasi piú parlare l’italiano con accento napoletano, senza togliere nulla a Napoli e ai napoletani , ma io volevo andare a Londrae non a Napoli.
10 anni fa era un miscuglio di razze e di italiani ovviamente , siciliani , sardi, napoletani, romani tanti, adesso sembra di essere nel capoluogo di provincia della Campania, della Londra che conoscevo son rimasti i monumenti , i palazzi , i negozi , ma il concetto che si ha sempre avuto di Londra che è cambiato.
Tornare in Trafalgar Square e non trovare piú i punk che dormicchiavano sotto la statua dell’ammiraglio Nelson , che ti rincorrevano pretendendo soldi per avergli scattato una foto è stata una di quelle cose che mi ha lasciato l’amaro in bocca.
I mercatini di Portobello e Camden Town un tempo veri tempi del vintage e dello shopping alternativo , son diventati piú turistici delle mogliettine I Love London , non si fanno piú affari , le Caterpillar che compravi a 10 pound adesso non le trovi a meno di 40 ;
i negozietti d’abbigliamento , son gestiti tutti da cinesi e propongono tutti la stessa identica cosa, i vecchi negozietti gestiti da londinesi o per lo meno da inglesi con oggetti e vestiti interessanti son spariti , Globalizzazione? O fine di un epoca?
Un epoca fatta di negozietti dove poter trovare vecchia maglie da calcio , jeans Levi’s e Tute Adidas in offerta , che vedevi solo nei film e nelle pubblicitá , adesso li trovi ma allo stesso prezzo che puoi trovare una felpa Fred Perry da Harrowds.
Non ho trovato piú quella Londra multietnica , quella Piccadilly Circus definita l’ombelico del mondo , ma ho ritrovato un immenso supermarket multipiano , gestito da italiani e cinesi.
Andando in lungo e in largo per la cittá è un susseguirsi di : Ristarante Carluccio’s , Caffè Nero, il Papavero, il Postino restaraunt, Il Mangiare bene , Pasta & Pizza, Rossopomodoro , etc, che ti fa venire il dubbio se ti trovi a Londra o in Italia, tanto che trovare un pub inglese a Londra sembra quasi un impresa;
nelle vie dominate dai ristoranti italiani , sbucca fuori di tanto un segno di inglesitá con qualche agenzia di scommesse Williams Hill e qualche pub , che la legge antifumo ha rovinato.
Si perché il pub , era quel luogo di raccoglimenti post-lavoro , tra pinte e sigarette , che faceva assaporare quell’aria inglese , quello stile di vita anglosassone ,che ti teneva al caldo mentre fuori imperversava freddo e pioggia , quell’ambiente caldo , fatto di moquette e legno scuro ,di tabacco e birra , ti teneva al riparo e ti riscaldavi tra gli inglesi , immergendoti nel loro mondo , nella loro cultura del pub.
Adesso sono divenuti normali bar , che per potersi gustare una buona birra , fumarsi una sigaretta e farsi due chiacchere te ne devi andare fuori , nei tavolini , con pioggia e freddo , si perché i pub si saranno anche aggiornati mettendo qualche tavolino e qualche panca fuori per i fumatori, ma stiamo parlando di Londra non di Miami o Barcelona .
Che senso ha farsi una birra fuori di un pub? A Londra?
A parte la legge anitfumo , che ha rovinato l’essenza del pub, il rito che ha , il contesto sociale , ma per uno come me , amante della birra , andare al banco di un qualsiasi pub inglese e trovarsi tra le tante spillatici di birra (Carling, Guinnes , London Pride, Caqrlsberg, etc) anche quella Peroni e della Nastro Azzurro scusate ma è come vedere Materazzi ritirare il pallone d’ore , ovvero non ci appiccica nulla.
Posso capire una birra tedesca , o altre marche , ma la Peroni per cortesia !!!! o la Nastro Azzurro : cé piú gusto ad essere italiani .
Io non voglio credere e non posso accettare che un inglese , possa bere una birra italiana e per di piú non é neanche una delle migliori, non só! , sarebbe come andare in un ristorante e chiedendo un bel vino rosso corposo , il cameriere ci propone un vino rosso inglese , ma per favore , vada per il francese , spagnolo , cileno e anche californiano di vino rosso ma con quello inglese mi ci faccio i gargarismi , lo stesso vale per la birra : inglese , tedesca, belga , irlandese e ceca , ma per favore la spillatrice Peroni in un pub inglese non si puó vedere.
Londra.mare di Stabia!
É una cittá sempre viva , forse ancor di piú di quando la lascia , una cittá dove é quasi impossibile trovare una panchina tra le vie dello shopping , dove le ragazze adesso al pub o nei locali beoni bicchieri di vino bianco come se fossero bicchieri d’acqua , se non possiedi un Iphone o una Blackberry sei perso , non sai che fare durante la giornata , iniziai a percepire un senso di nausea nel vedere costantemente le persone parlando o maneggiando il cellulare.
Non parlo di manager della city o di agenti di commercio , parlo di tutti dal ragazzino di 14 anni al signore di 70 , TUTTI!!
Forse quello che ho visto di Londra é l’anticipo di quello che sará , tra pochi anni , il resto delle cittá europee, se é vero che New York crea e Londra esporta in Europa , allora mi godo ancora questo ultimo periodo di calma.
Londra sará anora Londra e lo rimarrá per sempre , ma non per me , son volato via due volte da questa cittá , la prima volta con malinconia e speranza di poter ritornare , la seconda volta con malinconia per come era si era trasformata , ma con la speranza di non andarci mai a vivere e la felicitá di aver fatto le scelte giuste.

mercoledì 6 ottobre 2010

La Crisi della Superbia


Oggi mi son svegliato che avevo voglia di scrivere su un argomento nuovo , diverso , innovativo , : La Crisi Economica.

Si esatto la Crisi Economica , la crisi delle banche , la crisi dell’auto , la crisi delle ipoteche ….LA CRISI.

Io in tutta la mia esistenza , ricordo di aver sentito questa parola ogni anno , ricordo ancora un natale , credo che fosse a metá degli anni 90 , di mio che zio scherzava durante la consegna dei regali , sul fatto che quell’anno essendo in RECESSIONE , i regali erano piú modesti rispetto al Natale anteriore.

Al sentire e a leggere la parola crisi , in tutti questi mesi , nei giornali , nelle tv , alla radio , su internet , ovunque , mi sembrava di sentir parlare di uno di quei parenti poco di buono che tutti hanno in famiglia e di cui sempre si parla in qualsiasi occasione.

A pranzo si parla di lui , a cena pure, ma chi è questa Crisi?

Abbiamo avuto la crisi petrolifera, la crisi del golfo , la crisi atomica , ed ai giorni nostri la crisi immobiliare , la crisi delle banche.

Ma perché questa crisi ? La colpa è sempre delle grandi lobby ? , Dei ricchi che si approfittano dei poveri? ma è veramente cosí?

Dal mio punto di vista , si una buona parte di colpa è dovuta dalla banche , ma io credo , che l’altra buona parte di colpa è dei chiamiamoli “poveri”.

Riassumendo , questa crisi si è creata perché le banche davano prestiti , mutuo a chiunque , anche a protestati e senza busta paga ne facesse domanda.

Ok, vedendola cosí la colpa è delle banche che concedevano questi prestiti a persone che sapevano di non potersi permettere di restituire i soldi.

Ma guardandola da un altro punto di vista , come sin da piccolo mi hanno insegnato e vi posso assicurare che a casa mia le mani sono piú bucate di uno scolapasta , se i soldi non li hai vuol dire che non puoi .

Al giorno d’oggi ci sono tantissimi laureati in economia in gestione d’impresa, ma per fare i classici conti della massaia , basta anche la licenza elementare.

I conti della massaia è il classico problemi che davano alle scuole elementari ;

se io ho 1000 euro al mese e ogni mese spendo 500 euro per il mio sostentamento quotidiano ( mangiare , vestiti, etc) , 200 euro di spese varie (auto, benzina , medico ,, ect) quanto mi rimane ?

Il quesito è questo

Dal risultato di questa sottrazione , posso permettermi di chiedere un mutuo o un prestito ? con una rata di 450 euro al mese per 10 anni?

La risposta che tutti hanno dato è si !! basta rinunciare a questo e a quello e si che si puó , senza considerare eventuali imprevisti che possono sempre capitare ( spese mediche extra, auto da riparare, etc).

Io ho sempre in mente i discorsi di mia nonna , per lei era ed è impensabile comprarsi qualcosa a rate , prima se ti volevi comprare un auto , una moto , ci si conservava i soldi ogni mese sino a raggiungere la quota necessaria per l’acquisto, niente carte di credito , niente finanziamenti.

Questa crisi oltre che delle banche è una risi causata da tutti , se io so che non me lo posso permettere economicamente perché devo chiedere un prestito per andare in vacanza all’estero o comprarmi l’ultimo capo firmato?

Le banche ci invogliavano e noi come allocchi siamo caduti nelle loro offerte , rendendoci poi conto di non potercelo permettere.

Se si va al Supermercato e troviamo un offerta 5X10 di paste alla crema e di queste paste alla fine ne mangiamo solo 4 , perché le altre dopo 2 giorni vanno a male , la colpa di chi è ?Del supermercato o di noi che non abbiamo valutato la possibilitá di spendere dei soldi per un qualcosa che poi non riusciremo a consumare , buttandoci in un certo modo i soldi?

Se in un negozio di abbigliamento vediamo un paio di jean scontati del 50 % da 500 euro a 250 , noi vediamo quelle 250 euro in meno , non vediamo che son sempre 250 euro per un paio di jeans.

La crisi finanziaria è stata causata soprattutto da chi ha iniziato a indebitarsi con carte di credito , finanziamenti , mutui , etc , per poter migliorare la sua qualità della vita o il suo status , non tenendo conto che i soldi che anticipava la finanziaria o la banca , primo o poi andavano restituiti.

Quando si va al mercato e si chiede una testa d’aglio e il verduraio ci chede 10 euro, ci sembra un furto , no?

Perché allora quando ci proponevano appartamenti di 45 mq in periferia a 450.000 euro abbiamo firmato il mutuo? Non è sempre una truffa al pari della testa d’aglio a 10 euro dal verduraio?

Secondo tanti , no ! perché quella casa era un investimento .

Un investimento è quando comprando a 100 riesco poi in futuro a vendere a 150 , magari a 200 , ma l’appartamentino di 45 mq , comprato a 450.000 euro in periferia riuscirá in futuro ad avere un valore di 700.000 euro?

O magari avrá un valore di 200.000 euro? Quindi dové è l’investimento nel perderci 250.000 euro?

Tutti si sono improvvisati immobiliaristi , convinti di saper far affari con la compravendita di immobili , tutti volevano diventare ricchi , ma ricchi non si diventa , cosí , è vero anche che per diventarlo bisogna rischiare , peró quando tutti , poveri , medio borghesi si buttano tutti nello stesso tipo di investimento , mentre i veri imprenditori se ne stanno alla larga , qualcosa puzza.

Tutto questo dar la colpa alle banche , mi sembra un’pó troppo esagerato , adesso tutti a ribellarsi per le condizioni contrattuali che le banche imposero ai suoi clienti, tutti a lamentarsi che non arrivano a fine mese per colpa dei soldi che deve restituire alla banca…si ma chi è andato a chiedere i soldi alla banca? È stato il direttore di banca a puntarci una pistola in testa obbligandoci a chiedere un prestito , cosí anche se non ne avevamo bisogno?

I soldi che la banca sta reclamando , per cosa sono stati adoperati ? Viaggi , elettrodomestici ? auto nuova? Bene !

Mettendoci nei panni contrari , se la banca fossimo noi, e vediamo che tra tutti quelli a cui abbiamo prestato dei soldi , solo il 15% li ha restituiti che facciamo? Come minimo ci accampiamo davanti alla porta di casa di ognuno che ci deve soldi , fino a che non riscuotiamo tutte le quote .

Con questo non giustifico le banche , tutt’altro , hanno aprofittato dell’ignoranza delle persone per poter vendere il maggior numero dei prodotti.

Ma a questo punto la colpa delle banche diventa la colpa di chi non ha visto bene o che non è stato ben attento;

prendete i truffati di Moira Orfei e del Mago Do Nascimento , le banche si son comportate allo stesso modo , sinché ci sono persone al mondo , facili da fregare , non è un discorso giusto o politicamente corretto peró il sistema è quello.

Non tutti capiamo di Tae , Tag , inversioni, Bond , Bot etc , quindi la colpa è di chi in questi casi , in maniera smargiassa , invece di chiedere un parere ad un consulente ha preferito far di testa sua:

La crisi è servita, la Crisi della Smargiasseria, la Crisi della Superbia .

sabato 2 ottobre 2010

The King of Gaffe - le mie migliori performance


The King of Gaffe

Cé chi nella vita si porta la sfiga addosso , che chi é nato portandosi dietro le rogne, altri che invece devono convivere con la timidezza , io sono nato nel convivere con le GAFFE.
Non sono Gaffe normale , ho conosciuto altre persone che hanno , lo stesso “dono” , ma non per presuntuoso , ma nel fare Gaffé mi reputo un fuori classe , un numero 10 , uno che riesce a farti la giocata che mai ti aspetti e spesso sono quasi tutte firmate al novantessimo …diciamo un Maradona della Gaffé , un Pelé della figura di merda.
Tra le tante che ho commesso , queste sono le piú epocali:
La Gaffé del morto:
Tempo fa io e la mia ragazza andammo in uno di quegli hotel con piscina , maneggio , perché il fratello di una sua amica giorni addietro si era suicidato sparandosi alla bocca.
Si decise di andare in questo hotel per un weekend per far svagare questa amica.
A fine di un pranzo eravamo riuniti nella hall , parlando del piú e del meno , salta il discorso vacanze , di esperienze varie , si arrivó a toccare il tema del furto o perdita del portafoglio con documenti , carte di credito , etc et ognuno era conferma nel afaatto che sarebbe una cosa terribile , sopratutto in un paese straniero dove non si conosce la lingua etc etc …
Il mio interveti furono:
si é da spararsi in testa ¡! (1 intervento)
Se dovesse capitare a me mi sparo in bocca (2 intervento) –
Se perdo tutto mi ammazzo ( terzo intervento)
Credo che non ci sia bisogno di proseguire.

La Gaffé del Negro
Mi trovavo a Oslo , stavamo bevendo un paio di birre nei tavolini all’aperto con tre ragazzi con cui facemmo amicizia , erano di Valencia , uno di questi era di pelle scura , mulato.
Stavamo parlando di Oslo e sulla Norvegia ,sul fatto che tolti i fiordi , i vichinghi e il salmone , cosa e chi era famoso a livello mondiale come norvegese , calciatori , marche di modo , auto , cantanti , tolti gli A-Ha degli anni 80 non riuscivamo a trovare niente ( l’ikea era svedese , la saab idem , la Carlsberg danese , Bion Borg Svedese , Hakkinen finlandese) fino a che uno di loro ne esce :
Ah io uno norvegese famoso lo conosco John Carrew attaccante norvegese ha giocato nel Valencia….
Tutti é vero , é vero Bravo ¡ Bravo!
E li esce il numero 10 : si va bé che poi era Negro , di norvegese non aveva nulla , sicuramente l’hanno beccato qui al semaforo vendendo fazzoletti e gli hanno chiesto di giocare per dargli una mano.
Soltanto quando i tre ragazzi se ne andarono , la mia ragazza mi fece notare che uno dei tre ragazzi era di pelle nera e che IL mio intervento non era per nulla carino.
La Gaffé del Napoletano
Lavoro in una impresa napoletana e una settimana ci trovammo con diversi problemi in ufficio dovuti ad alcune divergenze di opinioni tra il nostro ufficio di Barcelona e quello centrale di Napoli.
Arrivó il weekend e venni invitato il Sabato ad una festa a casa di un amico ;
Usci di casa , arrivai quasi sotto casa dove si trovava la festa , quando incontrai per strada l’amico che mi invitó mentre aspettava sotto casa un invitata , che non riusciva a trovare la strada per giungere alla festa ;
allo stesso tempo mi chiamarano al cellulare per questioni di lavoro , le cose al telefono si tirarono per le lunghe , cosí che il mio amico mi lasció le chiavi di casa , in modo tale che terminata la chiamata entrassi a casa sua senza dover cittofonare.
Dopo quasi un ora di scassamento al telefono , giunsi alla festa , stanco e stressato per la lunga chiamata di lavoro.
Diedi un occhiata alle persone presenti e vidi che piú o meno conoscevo tutti tranne due ragazze che pensai inizialmente , dai tratti somantici , si trattassero di messicane o sudamericane.
Uno del gruppo dellle persone che conoscevo , mi fa la fatidica domanda : ma che stavi combinando sotto? Un ora ad aspettarti ¡!
E li mi scatteno …quasi 30 minuti inverendo contro i napoletani , che fanno le cose a modo loro , che vivono nella confusione e i soliti luoghi comuni …quasi 30 minuti di monologo anti-napoletano , fino a quando una delle due ragazze che pensavo fosse messicana e che durante tutto il mio monologo rideva e sorrideva ..mi dice : Io Sono di Napoli.
…il gelo!! Ho tentato ad agrapparmi a qualsiasi possibile specchio , ma nulla ¡avevo pissciato fuori dal vaso!!! Non céra piú modo di recuperare la cosa.
Piú tardi mi dissero che la ragazza aveva anche una sorta vergogna di dire di essere napoletana , per via del libro Gomorra , lo scandalo immondezza etc etc …e spesso cercava di nascondere le sue origine proprio per via dei luoghi comuni .
Festa di laurea
Ero ad una festa di laurea con tre amici , mentre girovagazo per la festa , una ragazza si avvicina a noi e io la sahárico ad uno dei miei due amici .
I due iniziano a parlare tra di loro .
Io e l’altro mio amico eravamo nei pressi dei due , quando mi si avvicina uno dei festeggiati per la laure , iniziamo a parlare , gli faccio gli auguri per la laurea , si ride e si scherzo , fino a che mi chiede : Ma non dovela venire anche un altro tuo amico?
Si gli ho scaricato una tipa che sembra che se lo vuole fare !
Rispota :
É che cazzo gli presenti la mia ragazza?
Diciamo che questi sono i principal , ma in 30 anni ne ho fatto cosí tante che ora non ricordo .Se qualcuno leggesse queste pagine e si ricorda di ulterior anedotti puó tranquilamente riportarle.

lunedì 28 giugno 2010

Do You Know Oslo?

Dice sempre mia madre “i soldi spesi in viaggi sono sempre ben spesi” , niente di piú vero ¡sopratutto quando non si tratta di viaggi “gabbia” quelli in cui ti rinchiudono dentro ad un villaggio turistico o dentro di una crociera ;

ma i soldi spesi in viaggi di tipo 3R : Ryanair , Rischio e Risparmio.

Tutto per internet , in un districarsi di siti internet in cerca del biglietto aereo e della pensione piú conveniente , il resto vada come vada , bene o male che sia, sará sempre un esperienza che arrichirá.

Tra le tante cittá viste in 3R , una in particolare mi ha lasciato diciamo con l’amaro in bocca e con una grosso punto in terrogativo :, quella cittá é Oslo.

Decidemmo di andare a Parigi , en el scegliere la tappa successiva controllando coincidenze con orari e prezzi su Ryanair vi era una super offerta :volo per Oslo 0,01 centesimi tasse incluse….fatto!!.si va a Oslo!....fatti i biglietti ..ci si chiede : Ma che cazzo cé a Oslo!??? I vikinghi! Il salmone ……… e?? ……e??....i fiordi!........ee?? ¿?

L’arrivo come sempre era in un aereoporto secondario, cosí i soldi risparmiati nel volo ce li rimetemmo nel treno 50 euro a testa di biglietto , ma alla fine essendo un viaggio di due ore che percorreva tutto un fiordo é stata un sorta di tour che “ compensava” la spesa.

Proprio in treno la prima dimostrazione della puntigliositá e precisione nordica: il bigliettaio (sembrava Benny Hill quando si metteva la parrucca si avvicinó : Vogliamo scusarci il treno fará 2 minuti di ritardo …..pensai : mi stai prendendo per il culo ¿? Hai visto che sono italiano é mi stai deridendo ¿ é un vostro umorismo , una vostra forma di satira? …no il bigliettaio si scusava con tutti i passeggeri …per 2 minuti!!! …per 2 minuti di ritardo!!

Giunti finalmente in cittá ti trovi una realtá fatta di lounge bar , ristoranti loung alla moda , negozi e centri commerciali futuristici e moderni loung, ma tutti vuoti ,compresi il Mac Donald e i Burgher King sono sempre vuoti, non solo durante la settimana ma anche nel weekend;

A ció aggiungiamo il fatto che all’interno di ogni negozio non vi sia musica in sottofondo , rende la cosa un poco triste e noiosa.

Girando in lungo e in largo per la cittá non sono stato mai attirato da nessuna vetrina non só una pasticceria ( c’erano pasticcerie???) o dagli odori che fuoriescono da un bar o da un ristorante, é una cittá che non ha odori , ma neanche di pipí …niente! Nessun odore!

forse gli unici profumi gastronomici sono “Le pizzerie” arabi , si esatto , tutte le pizzerie “Bella Napoli” , “Il Canale di Venezia” , “Pizzeria dante” non sono gestite dal solito italiano emigrato ( abbiamo conosciuto solo un italiano che lavorava a Oslo che dalla contentezza di sentir parlare due italiani quasi ci voleva ospittare a casa e presentarci la sua famiglia) ma sono gestite tutte da nord africani , addobbate con bandiere italiane e che reclamavano la vendita del “Original Italian Kebab”……e la margherita si chiama Margarita ed é senza mozzarella e condita con con spezie arabe ;

credo che piú che difendere il made in italy per le grande firme , si dovrebbe difendere il made in italy in queste cose, in particolar modo la gastronomia.

Ebbene di tipico da degustare oltre al salmone ( un piatto 70 euro…) o alle Bolle (pane e cioccolata) non céra ,anche i sandwich al salmone e alla salsa russa non ispiravano.

La cittá nonostante sia piccola a vari parchi , curatissimi , con prati verdi, peró vi sfido a rimanere nel parco piú di 15 minuti seduti in una panchina, vi troveranno insieme ai salomoni surgelati al mercato ittico di Oslo;

Oltre a bellissimi parchi ha anche un enorme quantitá e varietá di musei, quasi tutti gratuiti , peccato che siano aperti dalle 11.00 alle 16.00 (le uniche ore calde della giornata ..ti fanno rinchiudere in un museo invece permettere a quei 4 turisti di usufruire del sole per girare in cittá)

Museo della storia del calcio – 20 sacchi (…sará una stanza di 2 metri per due ) che ci sará di tanto interessante da vedere sulla storia calcio norvegese.

Museo della cucina Norvegese ( non comment)

Museo Egizio ( …a Oslo!!!)

Museo della guerra, Museo della porcellana,museo della lana , museo dei vikinghi , etc etc etc …abbiamo visitato alcuni di questi musei e alla fine abbiamo capito che si é puntato piú sulla quantitáell’offerta che sulla qualitá.

Il Museo di Munch ,il grande pittore norvegese , l’unico interessante a livello mondiale , quello del quadro “l’urlo” ( cé una leggenda che dice che Munch ha dipinto “L’Urlo” ritraendo un turista entrato nel mac donald che si era reso conto del prezzo del menú completo del Bic Mac : 15 euro) , nel deplian dell’Ostello si parlava di 3000 disegni, 8000 opere , etc etc …non fai in tempo ad entrare nel museo che giá sei uscito.

Capitammo ad Oslo proprio nel periodo dell’elezione del premio Nobel per la Pace ed essendo Oslo la sede di tale onoreficenza,( per gentile concessione di Stoccolma, per far si che la gente pensasse ad Oslo non solo per i salmoni, i vichinghi i fiordi , ma anche per altro) andammo a visitare la sede del premio Nobel per la Pace per ammirare la mostra e la presentazione del vincitore del 2010 : Barack Obama , ….??? Giá non capí la scelta (un Gino Strada giusto per fare un nome vi faceva schifo??) , poi entrando dentro ancora meno! Vi erano 2 foto di Obama una in cui parlava alla folla durante la campagna elettorale e un’altra insieme alla moglie mentre salutano sorridenti , sopra queste due foto il moto YES WE CAN , tutto il resto erano immagini , video , frasi di Marthin Luther King e della lotta al razzismo…ma allora il Nobel perché non l’avete dato a Marthin Luther King?? Non é perché entrambi siano neri e americani ..vale la regola…una vale l’altro!!.é lo stesso ..o come direbbe un signore basso, dalle orecchia grandi : sono entrambi abbronzati.

Ancora sto qui a chiedermi chi ha organizzato la mostra!

Il contatto con la popolazione locale é stato quasi nullo , non capisci se siano timidi o superbi , perché neanche ti guardano , ti ignorano é un popolo che dire strano é pocoil termine giusto sarebbe diverso: non li ho mai visti fare cacciara ( a meno che non fossero sbronzi fradici) , ne avessi visto uno fischiettare o canticchiare , ora che ci pensso vedemmo neanche una copia scambiarsi delle tenerezze in strada , li considerano freddi …io direi freddo - grigi. Parlando con chi ad Oslo ci vive da tanto ci ha assicuró che che in estate la popolazione é molto piú calorosa e sorridente invitandoci a visitare Oslo in Agosto :

OSLO IN AGOSTO..con tutto il rispetto …sará anche stupenda , gli “oslini o osliensi o gli osliní” piú simpatici e accoglienti senza stare li a fare grossi paragoni tra un Agosto a Villasimius o Santa Margherita di Pula e uno a Oslo , sfido anche loro a scegliere.

Comunque in quel momento era Ottobre , ci trovavamo ad Oslo, (5-2 gradi) , noi vestiti come Mesner e la sua guida tibetana nella scalata all’Everest loro “i diversi” : maniche corte e jeans (lui) – vestitino corto sbraciato con minigonna senza calze (lei)

…che si fa? Girare tra le viuzze o andare al parco non é possibile perché cé freddissmo , i musei dopo le 17.00 son tutti chiusi che pensa un turista normale ¿? Bé prendiamoci una birretta in un locale , al calduccio , magari in uno di quelli lounge, all’aperto con le stufe a legna dove ti danno una morbida copertina di lana di pecora o di renna che usavi come scialle coprendoti anche le gambe ……..peccato che Oslo oltre ad essere la cittá piú cara d’Europa é anche quella dove l’alcool é piú tassato un locale fighetto o un baaraccio …una birretta non la paghi meno di 40 NOK ( loro hanno i NOK non vogliono euro ) che visti in NOK sembra poco , peccato che in euro sono semplicemente la bellezza di 8 euro per una birretta..una 33 cl!!!

Unica opzione economica un bicchierone da mezzo litro che loro chiamano Kafé ( che altro non é che acqua sporca con zucchero) 20 NOK ( 4 euro)……che tu bevi dalla mattina alla notte , perché é l’unica cosa che ti puoi permettere dentro di un locale , cosí che arrivi alle 3.00 del mattino chesei elettrico e schizzato come se ti fossi pippato le riserve reali di cocaina del capo dei Narcos di Medelin , ma a quell’ora , tutti i locali sono chiusi ¡! TUTTI!CHIUSI! – CHIUSI ¡TUTTI! (come direbbe Jovanotti)

Dopo questa vacanza , non riuscendo a dare un giudizo positivo o negativo ho pensato che probabilmente non ho trovato l’essenza di questa cittá e di questo popolo forse dovró tornarci ( ne dubito, ma mai dire mai) peró non sono in grado di darne una valutazione a primo impatto se uno legge queste righe pensa ad una vacanza da incubo peró non é cosí… é una cittá che ti lascia l’amaro in bocca, perché pensi…ma sono veramente cosí? Vivono veramente cosí? Avranno qualcosa di divertente da fare!! Oltre entusiasmarsi per il salto dal traampolino con gli sci , alle gare di sci di fondo , di bob , avranno qualcosa per cui uno pensa : Ragazzi bisogna andare a Oslo perché li…!!per cui valga la pena venire a vivere qui ;

Oltre al salmone e ai fiordi e a i vichinghi …ci sará altro nascosto ??

Che fanno , ogni giorno lo passano veramente cosí ¿ qualcosa di sotterraneo sicuramente magari lo nascondono ¡! Qualcosa ci sará ¡!

Non mi meraviglierebbe se l’autore di Footlose fosse di Oslo o avesse paassato diverso tempo ad Oslo…perché riguardanto quel film ..trovai diverse coincidenze.

Comunque alla fine ho tratto una conclusione : sono diversi! Non é una grande conclusione cui ho tratto peró alla fine analizzando il tutto non sono altro che diversi culturalmente , climaticamente e ideologicamente .

Pensate lavorare per 3 anni ( in un ufficio norvegesetutto perfetto , tutto giusto , nessuna sbavatura , niente errori e lavorare per 3 anniin un impresa napoletana faranno un casino , cisrá sempre il caos ma volete mettere ¡! Ogni giorno non sai mai quel che ci sará.Mi tengo mille volte l’impresa napoletana!

Di questo cittá peró mi rimarrá un forte ricordo dell’Anker Hostel , dove alloggiamo ma sopratutto il ricordo dei diversi personaggi conosciuti , chi si trovava come noi per vacanza e chi , ed erano tanti, per cercare lavoro , tutti accomunati da un unico pensiero :ma che ci sei venuto a fare qui ¿?

A condividere Kafé e a volte una Carlsberg (all’Anker le birrette costavano 6 euro) al freddo dei tavolini , aspettando che la giornata finisse , e tra questi

Adril : un boscaiolo norvegese , viveva all’Anker perché gli si era bruciata la casa ( naturalmente era tutta in legno) , non aveva mai mangiato un kebab e si infastidiva quando nei tavolini all’aperto dei locali vedeva le finte coperte di pelle di pecora perché non valevano nulla erano dell?IKEA lui a casa le aveva di pecora vera.

Marco di Roma , ma viveva a Dublino un incrocio tra Rai e Zio Stefano ..soprannominato Stefano Masciarelli , simpatico , non capí subito che eravamo italiani , pensando fossimo spagnoli, continuó per largo tratto a rivolgersi a noi in inglese.

I piccioncini francesi : simpatici e socievoli …peccatto che parlavano troppo spesso la notte tra di loro.Scelsero come vacanza romatica ….Oslo.

Il romano che viveva a Londra: venuto da solo in cerca di figa scandinava ,vantava slinguazzate con 5/6 tipe a notte , non ho capito se in realtá fosse gay o no.

Petra : la ragazza della reception , l’unica tra quelli dell’Ostello che salutasse e che sorridesse e con cui facesse a scambiare anche 4 chiacchere …era slovacca sposata con un italiano …non era norvegese.

Raikonen : un finalndese ..l’uomo dei rumori , la notte russava da far impazzire , scorreggiava , in pratica faceva aria e rumore da ogni buco del suo corpo.

E poi Massimo di Ragusa , l’amico di tutti , inizialmente pensai che fosse il propietario dell’ostello , invece era anche lui in cerca di lavora , una gra bella conoscienza.

Poi non si potrá non menzionare :

Seven , che era una sorta di edicola /caffetteria tipo piccoli autogrill sparsi per la cittá dove mangiare ….hot dog plastica a pochi nok

De Luca : dove si trovavail Kafe da un litro a soli 10 nok.